Sergio Mattarella a Belluno: regionalismo differenziato e olimpiadi

Che il regionalismo differenziato sia un tema che occupi Governo e Parlamento e non chi “rappresenta l’unità nazionale” (art. 87 Cost.), come ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha davvero dell’incredibile, come se non fosse patente l’intento disgregativo di tali dinamiche.

Certo è coerente con l’accettazione dei vincoli e dell’orizzonte europeo come unica prospettiva possibile e in questo senso, se non ci si scandalizza per quest’ultimo, si può tranquillamente accettare che alcune regioni diventino una marca periferica del blocco neocarolingio.

Quanto alle olimpiadi della neve del 2026, grottesco che prima si lancino allarmi sul cambiamento climatico, poi si sostengano i soliti fallimentari modelli del ‘capitalismo dei disastri’, coerenti con il modello di sviluppo mordi-(sfrutta)-e-fuggi .

Senza critica all’Unione Europea, nessuna critica al regionalismo differenziato ha senso

Paolo Maddalena in opposizione al regionalismo differenziato

Regionalismo differenziato, questione settentrionale e puntini sulle “i”

Dopo il referendum in Veneto e Lombardia: quali prospettive

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